- Product:
- Figura “Il Pellegrino Stanco“
- Manufacturer:
- Sotheby´s
- Architonic ID:
- 4106225
- Launched:
- 1922
- Country:
- United Kingdom
- Category:
- Living room accessories
- Address
- Telephone
- Website
Key facts
Product description
Description available in italian only.
Figura “Il Pellegrino Stanco“ in terraglia con decorazione policroma, base a finto palcoscenico, iscritto: 'Il Pellegrino stanco' sul fronte della base
Marche: in nero monogramma Richard Ginori S. Cristoforo Milano, Made in Italy, *, in nero Gio Ponti
Numerale e lettera: 298 T puntata
alt. cm 32
Bibliografia:
AA.VV., Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere del Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra, Milano 1983, pag. 161, fig. 423 per una lastra in porcellana di stesso soggetto.
U. La Pietra, a cura di, Gio Ponti, Milano 1995, pag. 30, fig. 66 per un esemplare policromo e per uno bianco.
L. Manna, Gio Ponti Le Maioliche, catalogo della mostra, Milano 2000, pag. 38, n. 26 per un esemplare policromo.
Il modello di questo lotto e dei due successivi, ideato da Gio Ponti nel 1922, fu uno tra quelli di maggior successo e venne realizzato sia in terraglia che in maiolica, in varie misure. Ferdinando Reggiori sottolinea: "non v’è luogo dove non se ne incontri, casa mia compresa.’ (L. Manna, 2000, p. 38).
Figura “Il Pellegrino Stanco“ in terraglia con decorazione policroma, base a finto palcoscenico, iscritto: 'Il Pellegrino stanco' sul fronte della base
Marche: in nero monogramma Richard Ginori S. Cristoforo Milano, Made in Italy, *, in nero Gio Ponti
Numerale e lettera: 298 T puntata
alt. cm 32
Bibliografia:
AA.VV., Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere del Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra, Milano 1983, pag. 161, fig. 423 per una lastra in porcellana di stesso soggetto.
U. La Pietra, a cura di, Gio Ponti, Milano 1995, pag. 30, fig. 66 per un esemplare policromo e per uno bianco.
L. Manna, Gio Ponti Le Maioliche, catalogo della mostra, Milano 2000, pag. 38, n. 26 per un esemplare policromo.
Il modello di questo lotto e dei due successivi, ideato da Gio Ponti nel 1922, fu uno tra quelli di maggior successo e venne realizzato sia in terraglia che in maiolica, in varie misure. Ferdinando Reggiori sottolinea: "non v’è luogo dove non se ne incontri, casa mia compresa.’ (L. Manna, 2000, p. 38).