The collection of furnitures Zancos takes reference from the simple architecture building system that was existing in Puerto Rico and Caribbean Islands Favelas prior to the industrialization processes that emerges there after the second world war.
The idea is to use the same simple elements to create 3 different pieces, and situations. Zanco becomes a multifunctional container with a high table and some 50X50 cm containers made out in flexible woven nylon nets, allowing the possibility to be removable and to discover the objects contained thanks to the translucent qualities of the net’s textures. The geometrical structure is made with round wooden elements.
“Il progetto contemporaneo si è trasformato in una sequenza di oggetti da un lato violentemente autoreferenziali, dall’altro banalmente succubi del mercato, dimenticando che vi sono stati momenti, e luoghi, in cui il design si era mostrato capace di costruire sistemi, variamente declinabili per servire le persone e le loro esigenze. A questo riferimento, a questa utopia, torna Eddie Figueroa scegliendo coraggiosamente di non proporre al Salone Satellite garbati arredi alla moda quanto piuttosto un’ opera aperta, un programma capace di risolvere i problemi del mostrare e del contenere. Il tutto realizzato secondo i principi dell’autocostruzione e quindi disponibile anche per le fasce meno avvantaggiate della popolazione. Mi pare infine di grande interesse e attualità, per le necessità identitarie oggi sempre più presenti nel dibattito sul design, il recupero che Figueroa fa di antiche tecniche costruttive portoricane, riportate però, giustamente, ad una scabra essenzialità formale”
Text: Marco Romanelli, aprile 2011