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Spesso chi viene a contatto con la nostra collezione per la prima volta si stupisce che sia prodotta in paesi come India e Nepal. Come se bellezza e qualità fossero valori non riconoscibili a questi paesi ancora costretti nell’immaginario collettivo in una sola dimensione di povertà.
Penso che questa sorpresa racchiuda il significato del lavoro di I+I di questi anni; l’orgoglio di aver instaurato un rapporto di scambio con realtà lontanissime da noi, averle aiutate a crescere e avere imparato da loro a fare un prodotto ‘nuovo’. Che non è il prodotto pensato in occidente e delocalizzato nella produzione in un paese del terzo mondo per costare di meno.
E’ un prodotto che parte dalle capacità locali, da pregiate tecniche manifatturiere tradizionali e che nell’incontro con una mentalità diversissima come la nostra genera risultati inaspettati, talvolta sorprendenti.
Crediamo in un processo evolutivo della cultura del tappeto, e crediamo che rimanga importantissimo il rapporto con gli uomini che li fanno nei luoghi di produzione d’origine per una vera sostenibilità sociale ed ambientale.
I risultati raccontano solo una frazione di questo percorso, ma tutto il lavoro rimane a formare un nostro patrimonio distintivo, la nostra filosofia.
Credo che questo nostro carattere, questo incrociare design e culture etniche diverse favorisca la riconoscibilità del nostro prodotto presso un pubblico molto ampio senza distinzione di cultura o razza da nord a sud da est a ovest.
Penso che questa sorpresa racchiuda il significato del lavoro di I+I di questi anni; l’orgoglio di aver instaurato un rapporto di scambio con realtà lontanissime da noi, averle aiutate a crescere e avere imparato da loro a fare un prodotto ‘nuovo’. Che non è il prodotto pensato in occidente e delocalizzato nella produzione in un paese del terzo mondo per costare di meno.
E’ un prodotto che parte dalle capacità locali, da pregiate tecniche manifatturiere tradizionali e che nell’incontro con una mentalità diversissima come la nostra genera risultati inaspettati, talvolta sorprendenti.
Crediamo in un processo evolutivo della cultura del tappeto, e crediamo che rimanga importantissimo il rapporto con gli uomini che li fanno nei luoghi di produzione d’origine per una vera sostenibilità sociale ed ambientale.
I risultati raccontano solo una frazione di questo percorso, ma tutto il lavoro rimane a formare un nostro patrimonio distintivo, la nostra filosofia.
Credo che questo nostro carattere, questo incrociare design e culture etniche diverse favorisca la riconoscibilità del nostro prodotto presso un pubblico molto ampio senza distinzione di cultura o razza da nord a sud da est a ovest.