La memoria nasce dal viaggio, il luogo in cui la memoria stessa prende vita.
La persistenza della memoria ci accoglie in quel non-luogo, il non viaggio, che fissatosi nello stato più profondo dell’anima, la pervade rendendola immortale, negando quindi l’effettività temporale e momentanea. Ecco che, da un accaduto collocato e fissato, la sua negazione diventa l’immortalità, non più luogo, non più viaggio, ma persistenza.
I ricordi si collocano in un non-tempo. Il tempo è fuggevole e i nostri ricordi sono l’unico modo possibile per fermarlo e renderlo eterno.
La solidità del tempo è rappresentata dalle architetture erette e maestose di queste tele che fissano immagini come pensieri e ricordi che, solo se condivisi, si animano di relazioni e diventano lo sfondo per ricreare quella dimensione sociale di rapporti che hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre memorie.
La natura, potente e rigogliosa, si insinua nelle memorie evanescenti dei fondali dei nostri ricordi, riportandoli nel presente e donando consistenza a ciò che prima era inafferrabile, indistinto e latente.
Il non-luogo si popola di significati che annullano le regole del tempo effettivo e lo rendono infinito rafforzando la persistenza nella memoria di un viaggio interminabile, in un mondo senza confini. Il presente, raffigurato dalla natura che si introduce, diventa teatro di scene che rievocano momenti vissuti. L’evanescenza si fa presenza viva sulle pareti, il non-luogo diventa teatro della memoria.
I non-luoghi non appartengono né al passato, né al futuro. Esistono solo nello sguardo di chi li osserva e di chi li ripopolerà di esperienza viva, creando una dimensione in cui è consentito essere sé stessi.
La Collezione di carte da parati Special Edition di Giovanni Bressana celebra il potere dell’arte di dare persistenza e concretezza alla memoria, rendendola immortale.