Travelogue è il diario di viaggio dell’architetto che racconta i suoi progetti aggiungendo al semplice (e non così semplice) insieme armonico di diversi elementi architettonici la sua scintilla creativa iniziale.
Non basta il gusto nell’abbinamento, serve anche la capacità di inventare qualcosa che prima non c’era e dopo c’è, ragionando in termini di superfici e volumi per creare gli spazi. Saper visualizzare lo spazio per come verrà vissuto dalle persone che lo abiteranno suscitando emozioni e senso di benessere.
Un progetto architettonico non può prescindere dal luogo geografico in cui si trova ed è ormai necessario far sì che il progetto si mimetizzi con l’ambiente circostante entrando in una connessione profonda di rispetto e armonia. Allo stesso modo è essenziale tenere conto anche del contesto socio-culturale in cui si inserisce un progetto, proprio perché le persone sono il punto chiave che definisce come quello spazio verrà utilizzato.
Che cosa rende un progetto davvero speciale? La scintilla creativa. L’idea non convenzionale, qualcosa di sorprendente, che risveglia i nostri sensi, anche in modo anticonvenzionale se vogliamo, che rende il progetto diverso da tutti gli altri.
Questa scintilla è ciò che ci fa battere il cuore, che rende un progetto pensato con cura e creatività a misura di essere umano.