Informazioni su Boffi
MAGGIORI INFORMAZIONI SU BOFFI
Nell’arredamento contemporaneo, Boffi è sinonimo di innovazione e design applicati alla cucina, al bagno e dal 2010 anche all’armadio.
Unica azienda del comparto “cucina” insignita del Compasso d’oro alla carriera (1995), Boffi ha precorso e determinato tutte le più importanti tappe evolutive del settore, diventando un punto di riferimento, in Italia e all’estero, per ciò che riguarda sia i prodotti sia la comunicazione e gli spazi espositivi.
Fin dall’inizio della sua storia, infatti, Boffi pensa alla strategia produttiva in modo innovativo: creatività, produzione e imprenditorialità sono le tre anime dell’azienda, fortemente integrate nelle decisioni di produzione e nei processi operativi.
La matrice di questo modello è fissata dai fratelli Boffi, Dino, Paolo e Pier Ugo, che negli anni Cinquanta, sviluppando le intuizioni del padre Piero, legano indissolubilmente l’anima creativa dell’azienda a quella produttiva e tecnologica. Promotore del rinnovamento dell’azienda familiare è, in particolare, Dino, che, fra i protagonisti della ricerca di una via italiana al design, inaugura la collaborazione con progettisti colti e seguaci del modernismo, come Asti, Favre e Casé, autori di rivoluzionarie cucine come Serie C e T12.
Altre tappe significative di questo percorso sono l’art direction di Luigi Massoni, la collaborazione con Joe Colombo, l’opera grafica di Confalonieri, la rivista Ottagono e l’esperienza del club di imprese Mobilia.
Il nuovo corso dell’azienda comincia alla fine degli anni Ottanta, quando Piero Lissoni e Roberto Gavazzi si affiancano a Paolo Boffi. In questo periodo, la collaborazione fra progetto imprenditoriale, modello produttivo e creatività progettuale si fa sempre più stretta. Fra i risultati più significativi: la brand extention nel settore dell’arredo bagno; l’apertura di flagship store nelle principale città del mondo; la presentazione di prodotti al mercato internazionale in spazi e allestimenti “fuori Salone”; l’acquisizione di Norbert Wangen, marchio tedesco di cucine di alta gamma.
Nel 2010 Boffi allarga ulteriormente la sfera delle sue attività verso i sistemi di armadi. Viene introdotto il progetto Solferino, armadio innovativo di terza generazione, brevettato nelle sue invenzioni. Seguirà poi Saint Germain, un prodotto più tradizionale, volto a creare una gamma completa che si affianchi alle tradizionali collezioni cucine e bagni.
Sempre in quell’anno, realizza con Fantini una collaborazione per dare vita ad un nuovo marchio, Aboutwater, con lo scopo di creare una nuova linea di rubinetti frutto della creatività di Boffi e del know how tecnologico di Fantini, da distribuire sui circuiti internazionali di entrambe le aziende.
Ancora nel 2010, Boffi conclude l’iter di certificazione ISO 14001 con esito positivo, marcando l’attenzione al tema della sostenibilità, da sempre parte integrante dei valori, della cultura, della creatività, della tecnologia e dell’imprenditorialità di Boffi e trasversale a tutte le decisioni di pianificazione, produzione e controllo. Un percorso avviato e consolidato negli anni attraverso una tradizione di famiglia che dal 1934 ha permesso a Boffi di radicarsi nella realtà territoriale in cui opera e di crescere, partecipando attivamente alla storia del design italiano.
La storia
1934 Piero Boffi lascia la Caproni e fonda un’azienda artigiana.
1947 Boffi costruisce la prima fabbrica. I figli Dino, Pier Ugo e Paolo entrano nella gestione dell’azienda.
1950/1965 Il graphic design dell’azienda è affidato a Giulio Confalonieri.
1954 Nasce Serie C, di Asti e Favre, la prima cucina colorata.
1960/1980 Art direction di Luigi Massoni; fra le sue cucine storiche: Xila e Dogu.
1960 Nasce T12 di Gian Casé e Pier Ugo Boffi, prima cucina che associa legno a laminato.
1963 Minikitchen di Joe Colombo, è esposta alla Triennale e al MoMA.
1980 Inizia l’attività nel comparto Bagno. Dalla collaborazione con Antonio Citterio nasce Factory, sintesi fra contenimento e high tech.
1989 Roberto Gavazzi entra nella compagine societaria e assume l’incarico di amministratore delegato.
1990 Inizia l’art direction di Piero Lissoni che si impone con i modelli Esprit e Latina.
1995 Compasso d’oro alla carriera. Apre Boffi Studio Paris, primo flagship store Boffi all’estero.
1996 L’azienda ottiene la certificazione ISO 9001
1997 WK6 (World Kitchen 6) viene presentata nella cornice della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso a Milano.
1998 Due collezioni bagno storiche - I fiumi (design Claudio Silvestrin) e Minimal (design Giulio Gianturco) – segnano l’espansione del comparto bagno.
1998 Apre Boffi Solferino, primo negozio monomarca diretto Boffi dedicato alla progettazione dell’ambiente bagno. Dal 2003 diventa il flagship di riferimento dell’azienda, completo di cucine, bagni e dal 2010 di armadi.
2000 Apre a New York Boffi Soho, primo negozio monomarca diretto negli Stati Uniti.
2001 Boffi entra a far parte della Fondazione Altagamma, associazione che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale che operano nella fascia più alta del mercato, con l’obiettivo di affermare l’eccellenza delle imprese e promuovere il primato dello stile di vita e della cultura italiana nel mondo.
2002 L’azienda ottiene l’estensione della certificazione ISO 9001:2000; alle Ex-Officine Caproni, a Milano, presentazione della cucina LT (design Piero Lissoni).
2003 Acquisizione di Norbert Wangen, marchio tedesco di cucine di alta gamma. Norbert Wangen collabora con Boffi come progettista di diversi prodotti delle collezioni cucine e bagni. Case System 2.3 (design Piero Lissoni) si aggiudica il premio internazionale “Red Dot” per il miglior design di prodotto
2004 la rubinetteria Cut (design Mario Tessarollo e Tiberio Cerato) viene selezionata per il Compasso d’Oro e nel 2004 vince il “Red Dot” per il miglior design di prodotto
2006 Anthea (design Studio Kairos), progetto di interpareti per razionalizzare lo spazio, inaugura il terzo comparto di produzione: quello dei sistemi.
Naoto Fukasawa inizia la collaborazione con Boffi disegnando la vasca Terra.
2007 La cucina Table System (design Piero Lissoni) vince il premio Good Design Award del Chicago Atheneum 2007.
2008 Presso i Magazzini di Porta Genova (Milano) viene presentata la cucina duemilaotto (design Lissoni) e la collezione lavabi e vasca Sabbia (design Naoto Fukasawa). +/- mobile (design Dror) si aggiudica il Good Design Award del Chicago Athenaeum.
2010 Boffi amplia la propria offerta col progetto “Solferino”, sistema di armadio per la zona notte. I negozi monomarca diretti internazionali, gestiti da Boffi Trade, toccano quota 21; quelli indiretti, 48. Lo showroom di Solferino viene ampliato e viene presentato lo spazio “L’appartamento”. Nasce il progetto Aboutwater, in collaborazione con Fantini. Boffi ha concluso l’iter di certificazione ISO 14001 con esito positivo.
2011 La cucina Aprile, design Piero Lissoni, vince il premio EDIDA (ELLE DECORATION INTERNATIONAL DESIGN AWARD) 2010/2011. Lancio del nuovo armadio Saint Germain. I negozi monomarca diretti diventano 23.
2012 Nel mese di febbraio viene inaugurato un nuovo Training Centre, ampio spazio dedicato alla formazione di clienti ed architetti, presso la sede di Lentate sul Seveso
2014 Boffi festeggia gli 80 anni di attività presentando la prima cucina outdoor, Open (design Piero Lissoni) e la prima cucina disegnata da una donna, Salinas (design Patricia Urquiola).
2015 Boffi e De Padova raggiungono un accordo per l’integrazione delle due società.
I numeri
3 comparti di produzione: cucina; bagno; sistemi
187 addetti Boffi spa e 104 addetti Boffi Trade
25 mila metri quadri di superficie produttiva
64 milioni di Euro di fatturato consolidato (Boffi spa e Boffi Trade)
81% del fatturato consolidato realizzato all’estero
19% del fatturato consolidato realizzato in Italia
71% del fatturato realizzato nel comparto cucina
24% del fatturato realizzato nel comparto bagno
5 % del fatturato realizzato nel comparto sistemi
21 negozi monomarca diretti
40 negozi monomarca indiretti
183 Concessionari in Italia
100 Concessionari all’estero
AUSTRIA, AUSTRALIA, BELGIO, BULGARIA, CANADA, CINA, CIPRO, COREA, COSTARICA, CROAZIA, DANIMARCA, ESTONIA, FILIPPINE, FRANCIA, GEORGIA, GERMANIA, GIAPPONE, GIORDANIA, GRAN BRETAGNA, GRECIA, HONG KONG, INDIA, INDONESIA, ISLANDA, ISRAELE, ITALIA, LETTONIA, LIBANO, LITUANIA, LUSSEMBURGO, MACEDONIA, MALESIA, MALTA, MESSICO, NORVEGIA, NUOVA ZELANDA, OMAN, OLANDA, PORTOGALLO, PORTORICO, REPUBBLICA CECA,REPUBBLICA DEL KOSOVO, RUSSIA, SINGAPORE, SLOVENIA, SPAGNA, STATI UNITI, SVEZIA, SVIZZERA, TAILANDIA, TAIWAN, TURCHIA, UAE, VENEZUELA
La produzione
In termini produttivi, Boffi si caratterizza per una combinazione flessibile di industria e artigianato che mira a conseguire i migliori risultati nella realizzazione dei progetti: associa processi e metodiche produttive moderne – che fanno ampio ricorso al controllo numerico e al modello di lean enterprise – alla tradizione artigianale nella quale affonda le proprie radici, e della quale ha conservato quelle tecniche che permettono di esaltare la qualità del prodotto. Per esempio, la verniciatura a lacca lucida ancora eseguita con macchinari manuali e le lavorazioni fuori misura realizzate su richiesta del cliente secondo un modello sartoriale. Boffi ha poi costruito un sistema di alleanze con le migliori industrie che operano nel campo delle attività non facenti parte del perimetro produttivo interno. Si tratta della produzione di elettrodomestici, acciai, pietre, sanitari e rubinetti e in generale quanto non incluso nella lavorazione del legno. Queste alleanze consentono all’azienda di disporre delle migliori offerte tecnologiche sviluppate in partnership con il network di fornitori esterni, per costruire una gamma completa e il più possibile sofisticata, esclusiva e qualitativamente ottimale.
Il design
Le art direction prima di Luigi Massoni, quindi di Antonio Citterio e, dal 1989, di Piero Lissoni hanno caratterizzato le collezioni Boffi nel tempo. La collaborazione con i tre designer non si è limitati alla firma di progetti, ma si è estesa al coinvolgimento di altri designer in un un lavoro di valorizzazione e sistematizzazione del catalogo: non singoli prodotti, ma collezioni di prodotti pensate per costruire ambienti con una connotazione di stile molto definita e identificabile, all’interno di una precisa politica di aggressione del mercato di alta gamma.
Designers:
Romano Adolini, Alessandro Andreucci+Christian Hoisl, Monica Armani, Dror Benshetrit, Jeffrey Bernett, Stephen Burks, Victor Carrasco,Tiberio Cerato, Antonio Citterio, Mårten Claesson- Eero Koivisto- Ola Rune, Joe Colombo, Alberto Colonello, Decoma Design, Felicia Ferrone, Naoto Fukasawa, Maurizio Galante & Tal Lancman, Giulio Gianturco, Johanna Grawunder, Davide Groppi, Peter Jamieson, Beat Karrer, Gianluigi Landoni, Piero Lissoni, Luigi Massoni, Paolo Nava, Nendo, neunzig° design, Ludovica e Roberto Palomba, Kensaku Oshiro, Marc Sadler, Martin Schmitz, Claudio Silvestrin, Soap Atelier, Studiocharlie, Studio Kairos, design Tanzi, Mario Tessarollo, Wolfgang Tolk, David Trubridge, Patricia Urquiola, Victor Vasilev, Marcel Wanders, Norbert Wangen.
L’approccio al mercato
Da sempre, Boffi adotta una strategia integrata di approccio al mercato: alla collaborazione con i designer e alla ricerca dell’eccellenza produttiva si associa una politica di comunicazione tesa a caratterizzare Boffi come un marchio “unico”.
Già negli anni Cinquanta, la scelta di Giulio Confalonieri come costruttore dell’immagine grafica della comunicazione aziendale, sottolinea l’idea che “fare impresa” sia anche, se non soprattutto, “fare cultura”.
Negli anni, Boffi si fa promotrice di alcune innovative proposte culturali, ma anche di un approccio nuovo alla realizzazione di eventi e cataloghi per la presentazione dei prodotti e a una consolidata politica di alleanze produttive e commerciali con altri marchi di alta gamma del settore.
Questa strategia trova un nuovo impulso negli anni Novanta, dopo l’ingresso in azienda di Roberto Gavazzi e Piero Lissoni.
In questi anni, Boffi è la prima azienda a presentare la propria produzione in corrispondenza del Salone del Mobile di Milano, ma al di fuori degli spazi istituzionali, in luoghi emblematici, come la fabbrica o la chiesa di San Paolo Converso. Dà così l’avvio a una tendenza che ha trasformato una manifestazione fieristica importantissima in un evento culturale che coinvolge l’intera città.
Nel 1998, l'inaugurazione del negozio monomarca diretto Bagno – Boffi Solferino, in via Solferino a Milano – non solo qualifica la nuova linea di produzione, ma dà l’avvio a una nuova politica di distribuzione che, grazie alla forte espansione nei mercati internazionali, porta all’apertura di negozi monomarca diretti Boffi nelle maggiori capitali del mondo. I negozi monomarca diretti diventano il cardine della politica di espansione aziendale. Nel 2007, la storica propensione alle alleanze commerciali porta Boffi a realizzare, insieme a Porro e Living Divani, degli spazi espositivi By, concept store che presentano spazi domestici completi, rivolti ad un pubblico cosmopolita.
Del 2010, infine, è Aboutwater, collaborazione di Boffi con Fantini, impresa leader del comparto bagno. L’obiettivo è proporre al mercato linee di rubinetteria connotate da raffinatezza e modernità del disegno, eccellenza progettuale, accuratezza nella realizzazione, e distribuite attraverso la rete commerciale delle due aziende, per allargare l'accesso al mercato al di là dei rispettivi segmenti. Aboutwater si propone anche come nuovo complemento per le attività di contracting, per garantire ai grandi committenti, oltre alla ricerca nel design e all'eccellenza tecnologica, anche una capacità produttiva in grado di soddisfare le commesse più importanti.
Negozi monomarca
Dal 1994, anno di anno di apertura del primo monomarca a Milano in Corso Monforte, Boffi inaugura un’aggressiva strategia di espansione che la porta ad essere l’azienda italiana di cucine più rappresentativa sui mercati internazionali, con ad oggi circa 60 negozi monomarca, di cui, 21 diretti, in quasi 60 paesi.
America: Città del Messico, Chicago, Los Angeles, Miami, New York, San Francisco, Washington.
Asia: Bangkok, Hong Kong, Kuala Lumpur, Jakarta, Manila, New Delhi, Seoul, Singapore, Taipei.
Australia: Sidney
Canada: Montreal
Europa: Aarau, Amburgo, Anversa, Amsterdam, Barcellona, Berlino, Cannes, Colonia, Copenhagen, Costanza, Francoforte, Londra, Losanna, Lione, Lucerna, Matzingen, Monaco, Mosca, Oslo, Palma di Maiorca, Parigi, Palencia, Porto, Rotterdam, Strassen, Valencia, Zurigo.
Italia: Latina, Milano, Prato, Roma, Treviso, Venezia.
Medio Oriente: Amman, Tel Aviv
Nuova Zelanda: Auckland
Nell’arredamento contemporaneo, Boffi è sinonimo di innovazione e design applicati alla cucina, al bagno e dal 2010 anche all’armadio.
Unica azienda del comparto “cucina” insignita del Compasso d’oro alla carriera (1995), Boffi ha precorso e determinato tutte le più importanti tappe evolutive del settore, diventando un punto di riferimento, in Italia e all’estero, per ciò che riguarda sia i prodotti sia la comunicazione e gli spazi espositivi.
Fin dall’inizio della sua storia, infatti, Boffi pensa alla strategia produttiva in modo innovativo: creatività, produzione e imprenditorialità sono le tre anime dell’azienda, fortemente integrate nelle decisioni di produzione e nei processi operativi.
La matrice di questo modello è fissata dai fratelli Boffi, Dino, Paolo e Pier Ugo, che negli anni Cinquanta, sviluppando le intuizioni del padre Piero, legano indissolubilmente l’anima creativa dell’azienda a quella produttiva e tecnologica. Promotore del rinnovamento dell’azienda familiare è, in particolare, Dino, che, fra i protagonisti della ricerca di una via italiana al design, inaugura la collaborazione con progettisti colti e seguaci del modernismo, come Asti, Favre e Casé, autori di rivoluzionarie cucine come Serie C e T12.
Altre tappe significative di questo percorso sono l’art direction di Luigi Massoni, la collaborazione con Joe Colombo, l’opera grafica di Confalonieri, la rivista Ottagono e l’esperienza del club di imprese Mobilia.
Il nuovo corso dell’azienda comincia alla fine degli anni Ottanta, quando Piero Lissoni e Roberto Gavazzi si affiancano a Paolo Boffi. In questo periodo, la collaborazione fra progetto imprenditoriale, modello produttivo e creatività progettuale si fa sempre più stretta. Fra i risultati più significativi: la brand extention nel settore dell’arredo bagno; l’apertura di flagship store nelle principale città del mondo; la presentazione di prodotti al mercato internazionale in spazi e allestimenti “fuori Salone”; l’acquisizione di Norbert Wangen, marchio tedesco di cucine di alta gamma.
Nel 2010 Boffi allarga ulteriormente la sfera delle sue attività verso i sistemi di armadi. Viene introdotto il progetto Solferino, armadio innovativo di terza generazione, brevettato nelle sue invenzioni. Seguirà poi Saint Germain, un prodotto più tradizionale, volto a creare una gamma completa che si affianchi alle tradizionali collezioni cucine e bagni.
Sempre in quell’anno, realizza con Fantini una collaborazione per dare vita ad un nuovo marchio, Aboutwater, con lo scopo di creare una nuova linea di rubinetti frutto della creatività di Boffi e del know how tecnologico di Fantini, da distribuire sui circuiti internazionali di entrambe le aziende.
Ancora nel 2010, Boffi conclude l’iter di certificazione ISO 14001 con esito positivo, marcando l’attenzione al tema della sostenibilità, da sempre parte integrante dei valori, della cultura, della creatività, della tecnologia e dell’imprenditorialità di Boffi e trasversale a tutte le decisioni di pianificazione, produzione e controllo. Un percorso avviato e consolidato negli anni attraverso una tradizione di famiglia che dal 1934 ha permesso a Boffi di radicarsi nella realtà territoriale in cui opera e di crescere, partecipando attivamente alla storia del design italiano.
La storia
1934 Piero Boffi lascia la Caproni e fonda un’azienda artigiana.
1947 Boffi costruisce la prima fabbrica. I figli Dino, Pier Ugo e Paolo entrano nella gestione dell’azienda.
1950/1965 Il graphic design dell’azienda è affidato a Giulio Confalonieri.
1954 Nasce Serie C, di Asti e Favre, la prima cucina colorata.
1960/1980 Art direction di Luigi Massoni; fra le sue cucine storiche: Xila e Dogu.
1960 Nasce T12 di Gian Casé e Pier Ugo Boffi, prima cucina che associa legno a laminato.
1963 Minikitchen di Joe Colombo, è esposta alla Triennale e al MoMA.
1980 Inizia l’attività nel comparto Bagno. Dalla collaborazione con Antonio Citterio nasce Factory, sintesi fra contenimento e high tech.
1989 Roberto Gavazzi entra nella compagine societaria e assume l’incarico di amministratore delegato.
1990 Inizia l’art direction di Piero Lissoni che si impone con i modelli Esprit e Latina.
1995 Compasso d’oro alla carriera. Apre Boffi Studio Paris, primo flagship store Boffi all’estero.
1996 L’azienda ottiene la certificazione ISO 9001
1997 WK6 (World Kitchen 6) viene presentata nella cornice della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso a Milano.
1998 Due collezioni bagno storiche - I fiumi (design Claudio Silvestrin) e Minimal (design Giulio Gianturco) – segnano l’espansione del comparto bagno.
1998 Apre Boffi Solferino, primo negozio monomarca diretto Boffi dedicato alla progettazione dell’ambiente bagno. Dal 2003 diventa il flagship di riferimento dell’azienda, completo di cucine, bagni e dal 2010 di armadi.
2000 Apre a New York Boffi Soho, primo negozio monomarca diretto negli Stati Uniti.
2001 Boffi entra a far parte della Fondazione Altagamma, associazione che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale che operano nella fascia più alta del mercato, con l’obiettivo di affermare l’eccellenza delle imprese e promuovere il primato dello stile di vita e della cultura italiana nel mondo.
2002 L’azienda ottiene l’estensione della certificazione ISO 9001:2000; alle Ex-Officine Caproni, a Milano, presentazione della cucina LT (design Piero Lissoni).
2003 Acquisizione di Norbert Wangen, marchio tedesco di cucine di alta gamma. Norbert Wangen collabora con Boffi come progettista di diversi prodotti delle collezioni cucine e bagni. Case System 2.3 (design Piero Lissoni) si aggiudica il premio internazionale “Red Dot” per il miglior design di prodotto
2004 la rubinetteria Cut (design Mario Tessarollo e Tiberio Cerato) viene selezionata per il Compasso d’Oro e nel 2004 vince il “Red Dot” per il miglior design di prodotto
2006 Anthea (design Studio Kairos), progetto di interpareti per razionalizzare lo spazio, inaugura il terzo comparto di produzione: quello dei sistemi.
Naoto Fukasawa inizia la collaborazione con Boffi disegnando la vasca Terra.
2007 La cucina Table System (design Piero Lissoni) vince il premio Good Design Award del Chicago Atheneum 2007.
2008 Presso i Magazzini di Porta Genova (Milano) viene presentata la cucina duemilaotto (design Lissoni) e la collezione lavabi e vasca Sabbia (design Naoto Fukasawa). +/- mobile (design Dror) si aggiudica il Good Design Award del Chicago Athenaeum.
2010 Boffi amplia la propria offerta col progetto “Solferino”, sistema di armadio per la zona notte. I negozi monomarca diretti internazionali, gestiti da Boffi Trade, toccano quota 21; quelli indiretti, 48. Lo showroom di Solferino viene ampliato e viene presentato lo spazio “L’appartamento”. Nasce il progetto Aboutwater, in collaborazione con Fantini. Boffi ha concluso l’iter di certificazione ISO 14001 con esito positivo.
2011 La cucina Aprile, design Piero Lissoni, vince il premio EDIDA (ELLE DECORATION INTERNATIONAL DESIGN AWARD) 2010/2011. Lancio del nuovo armadio Saint Germain. I negozi monomarca diretti diventano 23.
2012 Nel mese di febbraio viene inaugurato un nuovo Training Centre, ampio spazio dedicato alla formazione di clienti ed architetti, presso la sede di Lentate sul Seveso
2014 Boffi festeggia gli 80 anni di attività presentando la prima cucina outdoor, Open (design Piero Lissoni) e la prima cucina disegnata da una donna, Salinas (design Patricia Urquiola).
2015 Boffi e De Padova raggiungono un accordo per l’integrazione delle due società.
I numeri
3 comparti di produzione: cucina; bagno; sistemi
187 addetti Boffi spa e 104 addetti Boffi Trade
25 mila metri quadri di superficie produttiva
64 milioni di Euro di fatturato consolidato (Boffi spa e Boffi Trade)
81% del fatturato consolidato realizzato all’estero
19% del fatturato consolidato realizzato in Italia
71% del fatturato realizzato nel comparto cucina
24% del fatturato realizzato nel comparto bagno
5 % del fatturato realizzato nel comparto sistemi
21 negozi monomarca diretti
40 negozi monomarca indiretti
183 Concessionari in Italia
100 Concessionari all’estero
AUSTRIA, AUSTRALIA, BELGIO, BULGARIA, CANADA, CINA, CIPRO, COREA, COSTARICA, CROAZIA, DANIMARCA, ESTONIA, FILIPPINE, FRANCIA, GEORGIA, GERMANIA, GIAPPONE, GIORDANIA, GRAN BRETAGNA, GRECIA, HONG KONG, INDIA, INDONESIA, ISLANDA, ISRAELE, ITALIA, LETTONIA, LIBANO, LITUANIA, LUSSEMBURGO, MACEDONIA, MALESIA, MALTA, MESSICO, NORVEGIA, NUOVA ZELANDA, OMAN, OLANDA, PORTOGALLO, PORTORICO, REPUBBLICA CECA,REPUBBLICA DEL KOSOVO, RUSSIA, SINGAPORE, SLOVENIA, SPAGNA, STATI UNITI, SVEZIA, SVIZZERA, TAILANDIA, TAIWAN, TURCHIA, UAE, VENEZUELA
La produzione
In termini produttivi, Boffi si caratterizza per una combinazione flessibile di industria e artigianato che mira a conseguire i migliori risultati nella realizzazione dei progetti: associa processi e metodiche produttive moderne – che fanno ampio ricorso al controllo numerico e al modello di lean enterprise – alla tradizione artigianale nella quale affonda le proprie radici, e della quale ha conservato quelle tecniche che permettono di esaltare la qualità del prodotto. Per esempio, la verniciatura a lacca lucida ancora eseguita con macchinari manuali e le lavorazioni fuori misura realizzate su richiesta del cliente secondo un modello sartoriale. Boffi ha poi costruito un sistema di alleanze con le migliori industrie che operano nel campo delle attività non facenti parte del perimetro produttivo interno. Si tratta della produzione di elettrodomestici, acciai, pietre, sanitari e rubinetti e in generale quanto non incluso nella lavorazione del legno. Queste alleanze consentono all’azienda di disporre delle migliori offerte tecnologiche sviluppate in partnership con il network di fornitori esterni, per costruire una gamma completa e il più possibile sofisticata, esclusiva e qualitativamente ottimale.
Il design
Le art direction prima di Luigi Massoni, quindi di Antonio Citterio e, dal 1989, di Piero Lissoni hanno caratterizzato le collezioni Boffi nel tempo. La collaborazione con i tre designer non si è limitati alla firma di progetti, ma si è estesa al coinvolgimento di altri designer in un un lavoro di valorizzazione e sistematizzazione del catalogo: non singoli prodotti, ma collezioni di prodotti pensate per costruire ambienti con una connotazione di stile molto definita e identificabile, all’interno di una precisa politica di aggressione del mercato di alta gamma.
Designers:
Romano Adolini, Alessandro Andreucci+Christian Hoisl, Monica Armani, Dror Benshetrit, Jeffrey Bernett, Stephen Burks, Victor Carrasco,Tiberio Cerato, Antonio Citterio, Mårten Claesson- Eero Koivisto- Ola Rune, Joe Colombo, Alberto Colonello, Decoma Design, Felicia Ferrone, Naoto Fukasawa, Maurizio Galante & Tal Lancman, Giulio Gianturco, Johanna Grawunder, Davide Groppi, Peter Jamieson, Beat Karrer, Gianluigi Landoni, Piero Lissoni, Luigi Massoni, Paolo Nava, Nendo, neunzig° design, Ludovica e Roberto Palomba, Kensaku Oshiro, Marc Sadler, Martin Schmitz, Claudio Silvestrin, Soap Atelier, Studiocharlie, Studio Kairos, design Tanzi, Mario Tessarollo, Wolfgang Tolk, David Trubridge, Patricia Urquiola, Victor Vasilev, Marcel Wanders, Norbert Wangen.
L’approccio al mercato
Da sempre, Boffi adotta una strategia integrata di approccio al mercato: alla collaborazione con i designer e alla ricerca dell’eccellenza produttiva si associa una politica di comunicazione tesa a caratterizzare Boffi come un marchio “unico”.
Già negli anni Cinquanta, la scelta di Giulio Confalonieri come costruttore dell’immagine grafica della comunicazione aziendale, sottolinea l’idea che “fare impresa” sia anche, se non soprattutto, “fare cultura”.
Negli anni, Boffi si fa promotrice di alcune innovative proposte culturali, ma anche di un approccio nuovo alla realizzazione di eventi e cataloghi per la presentazione dei prodotti e a una consolidata politica di alleanze produttive e commerciali con altri marchi di alta gamma del settore.
Questa strategia trova un nuovo impulso negli anni Novanta, dopo l’ingresso in azienda di Roberto Gavazzi e Piero Lissoni.
In questi anni, Boffi è la prima azienda a presentare la propria produzione in corrispondenza del Salone del Mobile di Milano, ma al di fuori degli spazi istituzionali, in luoghi emblematici, come la fabbrica o la chiesa di San Paolo Converso. Dà così l’avvio a una tendenza che ha trasformato una manifestazione fieristica importantissima in un evento culturale che coinvolge l’intera città.
Nel 1998, l'inaugurazione del negozio monomarca diretto Bagno – Boffi Solferino, in via Solferino a Milano – non solo qualifica la nuova linea di produzione, ma dà l’avvio a una nuova politica di distribuzione che, grazie alla forte espansione nei mercati internazionali, porta all’apertura di negozi monomarca diretti Boffi nelle maggiori capitali del mondo. I negozi monomarca diretti diventano il cardine della politica di espansione aziendale. Nel 2007, la storica propensione alle alleanze commerciali porta Boffi a realizzare, insieme a Porro e Living Divani, degli spazi espositivi By, concept store che presentano spazi domestici completi, rivolti ad un pubblico cosmopolita.
Del 2010, infine, è Aboutwater, collaborazione di Boffi con Fantini, impresa leader del comparto bagno. L’obiettivo è proporre al mercato linee di rubinetteria connotate da raffinatezza e modernità del disegno, eccellenza progettuale, accuratezza nella realizzazione, e distribuite attraverso la rete commerciale delle due aziende, per allargare l'accesso al mercato al di là dei rispettivi segmenti. Aboutwater si propone anche come nuovo complemento per le attività di contracting, per garantire ai grandi committenti, oltre alla ricerca nel design e all'eccellenza tecnologica, anche una capacità produttiva in grado di soddisfare le commesse più importanti.
Negozi monomarca
Dal 1994, anno di anno di apertura del primo monomarca a Milano in Corso Monforte, Boffi inaugura un’aggressiva strategia di espansione che la porta ad essere l’azienda italiana di cucine più rappresentativa sui mercati internazionali, con ad oggi circa 60 negozi monomarca, di cui, 21 diretti, in quasi 60 paesi.
America: Città del Messico, Chicago, Los Angeles, Miami, New York, San Francisco, Washington.
Asia: Bangkok, Hong Kong, Kuala Lumpur, Jakarta, Manila, New Delhi, Seoul, Singapore, Taipei.
Australia: Sidney
Canada: Montreal
Europa: Aarau, Amburgo, Anversa, Amsterdam, Barcellona, Berlino, Cannes, Colonia, Copenhagen, Costanza, Francoforte, Londra, Losanna, Lione, Lucerna, Matzingen, Monaco, Mosca, Oslo, Palma di Maiorca, Parigi, Palencia, Porto, Rotterdam, Strassen, Valencia, Zurigo.
Italia: Latina, Milano, Prato, Roma, Treviso, Venezia.
Medio Oriente: Amman, Tel Aviv
Nuova Zelanda: Auckland
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