GIO PONTI Taranto brown
Descrizione del prodotto
Quality
120.000 knots/sqm
Pile composition
30% Pure Silk, 70% Tibetan Wool (hand spun wool hand carded)
Height
7mm
Technique
hand knotted
Origin
Nepal
Finishing
the carpets are hand washed, clipped and carved.
The fringes are revolved on the backside and covered with cloth
Stock size
200x300cm, 250x300cm
Lead time for custom sizes
3-4 months
120.000 knots/sqm
Pile composition
30% Pure Silk, 70% Tibetan Wool (hand spun wool hand carded)
Height
7mm
Technique
hand knotted
Origin
Nepal
Finishing
the carpets are hand washed, clipped and carved.
The fringes are revolved on the backside and covered with cloth
Stock size
200x300cm, 250x300cm
Lead time for custom sizes
3-4 months
Concept
Taranto
Gio Ponti disegna un importante opera artistica ispirata alla vela perforata che decora la facciata della Cattedrale Madre di Dio della città di Taranto. Capolavori in lana tibetana e seta naturale, complementi che portano nelle case un’armonia e un senso della misura che nasce dall’equilibrio tra disegno, forma e colore.
GIO PONTI
La grande armonia e il senso della misura che nascono dall’equilibrio tra disegno, forme e colore sono i tratti distintivi dei complementi della collezione Gio Ponti. Capolavori di lana tibetana e di seta naturale che portano nelle case la sobria eleganza con cui il maestro milanese ha improntato di sé tutti gli ambiti del progetto novecentesco. Decori che hanno l’aura dei classici senza tempo e che rimandano a tanti momenti della straordinaria avventura di Ponti: dal motivo del “Labirinto” realizzato quando era direttore artistico delle ceramiche Richard Ginori negli anni Venti e Trenta, ai pattern di essenziali forme geometriche no alle forme più libere, delicatamente arboree, ramages le “pennellate” con cui sovente decorava le sue lettere. Il contatto tuttora aperto con l’archivio Ponti è stato il passo naturale di un percorso intrapreso da chi crede in un progetto e vuole andare fino in fondo, da un’azienda che vuole scardinare i luoghi comuni ed è disposta ad a rontare s de di cili. E Ferid Amini non nasconde la sua volontà di accostarsi ad alcuni frammenti della sua straordinaria capacità progettuale, con l’umiltà dello studioso, ma anche con l’ambizione di reinterpretarla attraverso tappeti unici e dai disegni inimitabili.
DESIGN ICONS COLLECTION
Maestri. Differenti per generazione, formazione, esperienze, lasciti, li accomuna uno stesso progetto: la libera, personale ricerca, anzi, scoperta ed elaborazione di una modernità dinamica e multiforme. Maestri che senza porre limiti alla loro indagine, hanno frequentato tutte le discipline artistiche e tecniche - dalla pittura, all’architettura, al design, alle arti applicate, all’editoria, al cinema e alla fotografia. Se Gio Ponti, uomo ancora dell’Ottocento, ha saputo rinnovarsi ogni decennio con fare onnivoro, giocoso e accattivante, Joe Colombo, che Ponti stimava in modo speciale, è stato invece una personalità senza legami con alcun passato ed è questo che rende le sue visioni così profetiche. Ai milanesi nel cuore e nel fare Ponti e Colombo fanno da contraltare i comaschi Ico Parisi e Manlio Rho, legati al movimento razionalista di Giuseppe Terragni. E tuttavia i loro percorsi sono ben distinti e originali: se infatti da un lato Rho elabora una propria versione dell’astrazione geometrica rivestendola con i colori della natura, Parisi sperimenta ogni aspetto del progetto d’arredo cercando una integrazione con il mondo delle arti. Amini fa propria oggi la grande eredità dei Maestri, proponendola con assoluta fedeltà in una ra nata collezione di tappeti.
Gio Ponti disegna un importante opera artistica ispirata alla vela perforata che decora la facciata della Cattedrale Madre di Dio della città di Taranto. Capolavori in lana tibetana e seta naturale, complementi che portano nelle case un’armonia e un senso della misura che nasce dall’equilibrio tra disegno, forma e colore.
GIO PONTI
La grande armonia e il senso della misura che nascono dall’equilibrio tra disegno, forme e colore sono i tratti distintivi dei complementi della collezione Gio Ponti. Capolavori di lana tibetana e di seta naturale che portano nelle case la sobria eleganza con cui il maestro milanese ha improntato di sé tutti gli ambiti del progetto novecentesco. Decori che hanno l’aura dei classici senza tempo e che rimandano a tanti momenti della straordinaria avventura di Ponti: dal motivo del “Labirinto” realizzato quando era direttore artistico delle ceramiche Richard Ginori negli anni Venti e Trenta, ai pattern di essenziali forme geometriche no alle forme più libere, delicatamente arboree, ramages le “pennellate” con cui sovente decorava le sue lettere. Il contatto tuttora aperto con l’archivio Ponti è stato il passo naturale di un percorso intrapreso da chi crede in un progetto e vuole andare fino in fondo, da un’azienda che vuole scardinare i luoghi comuni ed è disposta ad a rontare s de di cili. E Ferid Amini non nasconde la sua volontà di accostarsi ad alcuni frammenti della sua straordinaria capacità progettuale, con l’umiltà dello studioso, ma anche con l’ambizione di reinterpretarla attraverso tappeti unici e dai disegni inimitabili.
DESIGN ICONS COLLECTION
Maestri. Differenti per generazione, formazione, esperienze, lasciti, li accomuna uno stesso progetto: la libera, personale ricerca, anzi, scoperta ed elaborazione di una modernità dinamica e multiforme. Maestri che senza porre limiti alla loro indagine, hanno frequentato tutte le discipline artistiche e tecniche - dalla pittura, all’architettura, al design, alle arti applicate, all’editoria, al cinema e alla fotografia. Se Gio Ponti, uomo ancora dell’Ottocento, ha saputo rinnovarsi ogni decennio con fare onnivoro, giocoso e accattivante, Joe Colombo, che Ponti stimava in modo speciale, è stato invece una personalità senza legami con alcun passato ed è questo che rende le sue visioni così profetiche. Ai milanesi nel cuore e nel fare Ponti e Colombo fanno da contraltare i comaschi Ico Parisi e Manlio Rho, legati al movimento razionalista di Giuseppe Terragni. E tuttavia i loro percorsi sono ben distinti e originali: se infatti da un lato Rho elabora una propria versione dell’astrazione geometrica rivestendola con i colori della natura, Parisi sperimenta ogni aspetto del progetto d’arredo cercando una integrazione con il mondo delle arti. Amini fa propria oggi la grande eredità dei Maestri, proponendola con assoluta fedeltà in una ra nata collezione di tappeti.
Altre informazioni su questo prodotto
Classificato in Tappeti - Tappeti / Tappeti design - Colore beige - Colore marrone - Colore multicolore - Tecnica annodato a mano - Forma rettangolare - Tessuto - Tessuto misto.
Parte della collezione
DESIGN ICONS.
Produttore
Amini
Famiglia
GIO PONTI Taranto
Architonic ID
1339921
Anno di Lancio
2014
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