Phenomenon hexagon bianco

“Ho immaginato l’aria per i nuovi modelli di questa collezione. La sua forma invisibile è casuale e crea sculture nate da coincidenze”, Tokujin Yoshioka.

Una collezione che rimanda alla ricerca di Tokujin Yoshioka, in corso da alcuni anni, sull’interazione dei fenomeni e delle leggi naturali con la sua creatività. In collaborazione con l’azienda, il pluriacclamato designer giapponese, ha ideato PHENOMENON, un progetto ceramico capace di esprimere con originalità le texture derivate dalla natura, non per imitarne l’aspetto, ma per evocarne l’emozione. PHENOMENON integra nella materia ceramica sostanze quasi microscopiche e produce un effetto visivo di profondità e ampiezza sulla superficie. Ricorda diverse espressioni di pattern naturali come il favo delle api, i cristalli di neve, i candelotti di ghiaccio, le cellule delle piante ed evoca memorie di scenari naturali e di esperienze individuali del mondo della natura.
PHENOMENON con Rain A-B-C, Honeycomb A-B, Rock, Air, Wind e Hexagon, è la massima espressione dell’abilità di esperti maestri artigiani italiani. In queste creazioni, tutte in gres porcellanato adatte sia da rivestimento di interni che di esterni, ogni elemento viene pressato singolarmente, lavorato con destrezza e precisione da operatori che, con il loro prezioso lavoro, realizzano prodotti di un carattere assolutamente innovativo. L’inedito formato, quasi microscopico, e la leggerezza di ogni singola tessera, hanno indotto l’azienda a depositare un brevetto a protezione della collezione. Le grandi lastre in gres porcellanato non smaltato ad impasto omogeneo realizzate in formati nuovi per Mutina (80x80, 40x80 cm) costituiscono invece il fulcro della collezione di produzione industriale. L’estrema compattezza e omogeneità di PHENOMENON, impediscono la penetrazione di qualsiasi liquido, macchia, agente chimico o batterico, rendendo facile, efficace ogni intervento di manutenzione e pulizia.
Il rispetto per la natura diventa una prerogativa della collezione che viene realizzata reintroducendo nel ciclo produttivo gli impasti in esubero, in assenza di smalti, senza l’emissione di elementi nocivi nell’ambiente e, infine, in assenza di V.O.C. (Volatile Organic Compounds).