Nello spazio di Via Ludovico il Moro 35, nuova sede della San Pellegrino, un variegato e consapevole progetto illuminotecnico caratterizza in particolare l’intervento di ristrutturazione; i nuovi ambienti, più consoni alle prospettive di sviluppo dell’azienda, propongono un rinnovato approccio di lavoro. Per sviluppare in maniera particolarmente attenta il nuovo concept lavorativo, fondamentale si è rivelato il trattamento della luce, elaborata secondo un progetto degli architetti Angelo Mazzatorta e Stefano Ghirardi, eseguito da Buzzi & Buzzi, azienda leader nel settore illuminotecnico.
Dopo un’attenta analisi dei costi-benefici e dell’immagine da comunicare, la scelta è caduta su uno stabile di origine industriale, la vecchia fabbrica Richard Ginori lungo il Naviglio Grande di Milano. Gli edifici oggetto del nostro intervento sono costituiti da due corpi di fabbrica, la cui superficie principale si sviluppa su due piani, e sono collegati fra loro da un edificio a torre e dai corpi scala che formano con gli edifici stessi due corti interne ed un giardino per complessivi 8000 mq.
Dal punto di vista illuminotecnico si è optato per corpi illuminanti che offrissero un’illuminazione tecnica senza alterare il layout e l’arredamento studiato appositamente. Si aveva la necessità di corpi che si installassero nei controsoffitti senza viti o ghiere di battuta che diventassero parte integrante del soffitto e che dello stesso acquisissero anche il colore.
Gli impianti elettrici e di illuminazione sono interamente realizzati e gestibili con sistemi domotici di supervisione per permettere la massima flessibilità gestionale. L’automazione delle accensioni consente in tempo reale il controllo dei circuiti alimentati e dei consumi energetici. Per quanto riguarda gli impianti antincendio, antieffrazione e di videosorveglianza, un sistema integrato di supervisione controlla i tre impianti. Un sistema software dedicato consente di allertare, attivare e pilotare le telecamere automatiche e quelle fisse per ottenere una registrazione video di tutti gli eventi di allarme. Tutte le sale riunioni sono dotate di un sistema domotico che consente la gestione automatizzata di scenari tipici agendo in modo combinato sull’illuminazione, l’accensione e la regolazione degli apparati audio-video e delle tende oscuranti.
Ogni sala è collegabile in modo bi-direzionale in audio-video con tutte le altre sale sia singolarmente che globalmente.
In modo particolare è possibile dalla sala polifunzionale, al piano terreno, diffondere gli eventi sia alle sale periferiche che sullo schermo video-wall dell’ingresso. La dotazione di ogni sala comprende telecamere, sistema audio a 5 punti di diffusione, microfoni, video al plasma, video proiettore, schermo. L’ingresso della nuova sede è caratterizzato dalla presenza di due porte in acciaio inox spazzolato con maniglione tubolare e oblò in vetro con marchio Sanpellegrino su lastra in cristallo disposto in verticale.
Dopo aver passato la seconda porta in cristallo si entra nella reception dove un banco in vetro acidato e retroilluminato, separa il visitatore da una gigantografia blu, composta da otto pannelli in alluminio raffigurante una goccia d’acqua con il logo dell’azienda.
Di fronte, separato da una zona d’aspetto, la vista sul primo giardino interno con un archetipo di fonte che con la propria acqua porta vita ad un ulivo centenario.
Attraversato il sistema di controllo degli accessi, una scultura dinamica, “nascita d’acqua”, che si muove con l’ausilio di una piccolissima quantità d’acqua, ci trasmette il legame tra Sanpellegrino e l’Arte. A questa nicchia nel cuore della hall si è cercato di dare profondità puntando 7 QR111 con fascio stretto sulla scultura. Da quattro vetrate, due delle quali apribili, si accede al “giardino del benessere”, caratterizzato dalla presenza di numerose essenze arboree, da panche in pietra grigia e da uno specchio d’acqua. Il concept che si è perseguito in tutti gli ambiente è stato di mantenere inalterata l’immagine degli arredamenti proponendo lampade a scomparsa totale, non invasive e completamente integrate nell’ambiente.
Sono stati utilizzati per l’illuminazione generale prodotti Elios in versione fluorescente elettronica 2x26W TC-TEL, che hanno permesso di risolvere l’annoso problema di occultare le lampade d’emergenza, in questo caso nascoste all’interno del prodotto stesso, in modalità “sempre acceso”.
La luce d’accento è stata invece ottenuta con il cestello Buzzi & Buzzi White Box 3, sempre a scomparsa totale, con 3 moduli indipendenti ed orientabili sia sull’asse verticale che orizzontale.
Tornando all’ingresso della sala polifunzionale ci attrae una parete multimediale, composta da nove schermi, al servizio della comunicazione aziendale. Quattro panche dal disegno minimale arredano questo passaggio che, con vista sul giardino, ci conduce agli uffici al piano terreno. Allo “sbarco”, un’ampia zona break si caratterizza per la presenza di un bancone in vetro acidato e rovere sbiancato, sedute bianche Tom Vac di Ron Arad.
Proseguendo, un disimpegno con un grande vaso illuminato di Serralunga ci porta alla direzione, alla comunicazione e alla b.u. international; su questo corridoio si aprono l’ufficio segreteria, quello del direttore finanza e controllo, quello del presidente e amministratore delegato e una grande sala riunioni da 20 posti arredata con tavolo e mobili realizzati su disegno da Unifor. Nell’ufficio del presidente molto si è lavorato sull’illuminazione e mantenendo il concept che caratterizza tutta la struttura si sono venuti a caratterizzare diversi spazi, con ben 7 prodotti diversi a scomparsa totale Buzzi & Buzzi, con un numero vastissimo di scenari possibili. Da un edificio con capriate in cemento e grandi vetrate che dall’alto illuminano gli ambienti si accede alle altre business units. Qui pareti in vetro e rovere sbiancato dividono gli uffici semichiusi dei dirigenti, quelli chiusi dei direttori, le sale riunioni di diverse dimensioni e gli open space. Salendo al secondo piano nella torre, una vetrata divide lo sbarco dalla tasting room, sala dedicata alla degustazione di acque abbinate a vini e cibi. Al terzo piano infine la sala Acqua, dedicata alla divulgazione di tutto ciò che concerne l’elemento acqua ma anche luogo per riunionie piccoli eventi.
Architects: Angelo Mazzatorta and Stefano Ghirardi