Fotografo: Henrik Stenberg
Una gru industriale diventa un modello di moderno design d'interni
La trasformazione del vecchio in qualcosa di assolutamente nuovo qui regna assoluta: Nordhavn, zona industriale dismessa della capitale danese Copenaghen, viene attualmente riqualificata in quartiere urbano totalmente sostenibile con il motto "The Sustainable City of the Future". Il costruttore Klaus Kastbjerg e lo studio danese di architetti "Arcgency" hanno preso a modello questa trasformazione e hanno convertito una vecchia gru per carbone, situata al margine del quartiere, in un lussuoso hotel di design per due persone. E a bordo di "The Krane" è salito anche il design di Duravit: due vasche Cape Cod, poste l'una vicino all'altra, invitano a rilassarsi in compagnia, godendo di una vista spettacolare sul porto di Copenaghen, fino al mare.
Klaus Kastbjerg, proprietario di "The Krane", ha realizzato numerosi progetti sul nuovo waterfront di Copenaghen ed è subito rimasto entusiasta della vista sull'acqua offerta dalla gru alta 50 metri. Si è prefisso di creare dalla vecchia struttura industriale qualcosa di contemporaneo ma con un'anima. Con questa premessa, gli architetti di Arcgency hanno progettato un hotel di design unico nel suo genere, che si sviluppa su tre piani. Al piano terra si accede tramite il ponte mobile della gru, che raggiunge il lungomare come una scala. Al primo piano si trova una sala riunioni ed esattamente sopra di essa, la zona benessere con le iconiche vasche Cape Cod di Duravit e Philippe Starck. La spa è rivestita dal pavimento al soffitto di pietra grigia e, immersi nella vasca Cape Cod, grazie alla grande parete in vetro si gode della vista del mare. Al terzo piano dormono gli ospiti. Nei bagni sono presenti altri prodotti di design di Duravit: i vasi ME by Starck e le bacinelle Architec garantiscono grande comfort. Ogni area di "The Krane" può essere affittata separatamente.
I toni scuri degli interni richiamano il passato della gru per il carbone. Gli ambienti sono tutti in nero e grigio scuro. Ma grazie alle grandi finestre, questo non costituisce un limite, anzi è rassicurante. Materiali autentici come cuoio, legno, pietra e acciaio completano l'arredamento, ma sempre con moderazione, perché gli architetti privilegiano il minimalismo. "Il nero gioca un ruolo determinante nel minimizzare le distrazioni visive. Un interno con ambienti scuri ci tranquillizza e ci sentiamo avvolti da questi" afferma Mads Møller, capo architetto di Arcgency. La quantità di luce ha un effetto fondamentale, poiché lungo la costa danese la luce è tenue e in estate ci sono circa 15 ore di sole.
"Esistono centinaia di diverse tonalità di nero. In base all'ora della giornata, le sottili sfumature dentro cambiano visibilmente", afferma Møller. È per questo che gli architetti hanno ottimizzato gli interni della gru fino a trovare il migliore effetto della luce naturale. Ne è nato un luogo arcaico in cui rifugiarsi, che colpisce per la sua sostenibilità.
Architect
Arcgency
Property Owner / Client
Klaus Kastbjerg
Fotografo: Henrik Stenberg
Fotografo: Rasmus Hjortshøj
Fotografo: Henrik Stenberg
Fotografo: Rasmus Hjortshøj
Fotografo: Rasmus Hjortshøj