Il CIC, inaugurato alla fine del 2016, è il più grande centro polifunzionale del Mediterraneo e dell’Africa, e rientra tra i Top 5 mondiali. Con una superficie totale di 220.000 m2, è in grado di ospitare anche contemporaneamente conferenze, congressi e attività di vario tipo a livello internazionale all’interno dei suoi vari ambienti.

La flessibilità di tutti gli spazi è stata la linea conduttrice di tutta la fase progettuale; l’intero edificio è stato quindi concepito per essere utilizzato in modo flessibile e modificabile nel tempo e per riuscire a rispondere alle esigenze più diverse anche attraverso divisioni in aree autonome sia in orizzontale che in verticale.

Al suo interno si trovano:
l’auditorium principale da 6.000 posti. Elemento simbolo e centrale, la sala presenta le più alta funzionalità e con le sue caratteristiche acustiche e dotazioni tecnologiche si presta a rispondere alle esigenze e performance di ambientazioni ed eventi i più diversi;
la sala conferenze è un gioiello di tecnologia e trasformabilità. Nello scenario conferenze presenta 705 poltrone tutte accessoriate con scrittoio e sistema di voto. In alternativa può essere trasformata in configurazione assemblee –tavola rotonda – con 270 posti, ovvero in salone per ricevimenti. Questa versatilità di utilizzo è resa possibile grazie ad un meccanismo che in pochi minuti permette il sollevamento della tribuna conferenze incluse le 705 sedute presentando al di sotto una sala già pronta per gli altri usi;
6 sale polivalenti per seminari e ricevimenti con una capienza massima di 300 posti l’una;
1 sala banchetti (divisibile in 3 aree) con una capienza complessiva fino a 3.000 posti;
7 ristoranti per un totale di 1.700 coperti;
1 spazio EXPO da 12.000 m2 dotato di tutte le infrastrutture tecniche per l’organizzazione di mostre o manifestazioni;
1 salone d’onore per i ricevimenti protocollari;
l’area presidenziale con all’interno un appartamento per il capo di stato e due appartamenti per gli ospiti;
61 uffici delegazioni;
zona stampa;
4 studi radio;
4 studi TV;
la fondazione del centro con uffici, biblioteca e sale multimediali;
spazi commerciali;
clinica medica con unità di rianimazione.

Obbiettivo primario della modellazione della forma esterna è stato quello di integrare l’edificio nel contesto paesaggistico in cui sorge e da qui l’ispirazione alle dune che contraddistinguono il sito. La forma è stata confezionata attraverso la posa di un tetto a forme fluide per uniformarsi alle dune anche nel colore al fine di creare coerenza con il paesaggio e confondersi nello stesso, senza prevaricazioni. Seppur di enormi dimensioni, l’intero complesso appare oggi mimetizzato nell’ambiente circostante.

All’interno del CIC lo stile legato alla tradizione locale si incontra con quello moderno e tecnologico. Gli interni delle zone pubbliche si ispirano alla più chiara modernità grazie a linee pulite ma allo stesso tempo fluide, mentre le zone protocollari riecheggiano le atmosfere sub sahariane attraverso i colori e le forme. La facciata principale a rombi vuole richiamare le linee degli arabeschi realizzati con gesso scolpito in qualità e quantità importante all’interno dell’edificio in cui si inseriscono sia nel contesto moderno, grazie a un gioco di contrasti, che in quello tradizionale in cui i decori vengono ripresi all’interno della decorazione di pavimenti, soffitti e arredi.

E.P.I.C. Residenza di Stato di Sahel

Fabris&Partners

General Contractor: C.S.C.E.C. China State Construction Engineering Corporation