Fotografo: Masiar Pasquali
Fotografo: Masiar Pasquali
Fotografo: Johanna Seelemann
Durante il Salone del Mobile 2017, Studio Formafantasma è stato invitato a riaprire uno dei luoghi più importanti del ‘Fuorisalone’, la sede milanese di Spazio Krizia. In questo spazio, che in passato ha già ospitato presentazioni di designer come Ingo Maurer e Ron Arad, Formafantasma inaugura ‘Foundation’. ‘Foundation’ presenta una selezione di oggetti luminosi della collezione ‘Delta’, disegnata per la Galleria Giustini/Stagetti, Galleria O. Roma, e una serie di esperimenti con la luce sviluppati per il centro d’arte indipendente Peep-Hole, Milano. L’esibizione include in anteprima parte di una nuova collaborazione dei designer con il Textiel Museum di Tilburg (2018).
Presentata in parallelo al lancio dei primi oggetti dello studio prodotti industrialmente, Foundation offre una visione olistica del loro modus operandi. La mostra è concepita infatti con una serie di studi sulla luce che pongono le basi per gli sviluppi attuali e futuri nel campo dell’illuminazione. Il percorso espositivo si articola su due diversi livelli che riproducono le fasi della creazione dalla ricerca al prodotto finito.
E’ in quest’ottica che modelli di studio, chiamati dai progettisti ‘Test’ e numerati in modo cronologico, dialogano con una selezione di oggetti finiti che segnano un importante passaggio nella pratica dei designer, più vicina adesso alla sfera industriale che a quella artigianale. Allo stesso tempo i modelli di studio confermano come la loro pratica e il loro approccio siano sempre fondati su intuizione e ricerca.
Progettati come fossero schizzi tridimensionali, questi test sono istintivamente ma accuratamente assemblati, utilizzando materiale da cancelleria (matite e gomme) e materiali industriali standard (barre in acciaio, mattoni e materiali di isolamento). Le strisce LED sono lasciate a vista e non filtrate; la luce punteggiata per i progettisti e’ vista come un’opportunità piuttosto che una limitazione. Il risultato è un’indagine meticolosa sulle proprieta’ della luce - riflesso, ombra, colore, spazio - e su come modularla tramite l’uso di ottiche e specchi. Anche gli elementi che in un primo momento appaiono scultorei rivelano invece un intento funzionale.
Ad esempio i Test 1, 3 e 7, proiettano riflessi vivaci e colorati sulle pareti attraverso l’uso di vetri dicroici stratificati tra loro. Gli oggetti sono pensati come una risposta alla mancanza di saturazione dei colori durante i mesi invernali. Un altro esempio è la Reflector ceiling lamp che, munita di una lente in policarbonato sospesa sotto una sorgente luminosa a LED, proietta un perfetto riflesso circolare sul pavimento. Quando Formafantasma utilizza il bronzo, simbolo per eccellenza della scultura, lo fa principalmente per le sue caratteristiche tecniche: il peso e la sua capacità di riflessione.
Se messa a confronto con i lavori precedenti del duo, caratterizzati da un approccio critico al design e da inaspettate sperimentazioni materiali, ’Foundation’ differisce solo in apparenza. L’esibizione mette in luce ancora una volta l’approccio basato sulla ricerca di Formafantasma anche quando concentrati a ripensare una tipologia di oggetti comune come la lampada.
Studio Formafantasma
Fotografo: Masiar Pasquali
Fotografo: Masiar Pasquali
Fotografo: Masiar Pasquali
Fotografo: Johanna Seelemann
Fotografo: Masiar Pasquali
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Fotografo: Johanna Seelemann
Fotografo: Masiar Pasquali
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Fotografo: Masiar Pasquali
Fotografo: Johanna Seelemann
Fotografo: Masiar Pasquali
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Fotografo: Johanna Seelemann
Fotografo: Masiar Pasquali
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