Fotografo: Ezio Manciucca
Fotografo: Ezio Mancuicca
Fotografo: Ezio Manciucca
AP House testimonia la rinascita di un antico borgo rurale collocato sulla sommità di una
delle colline più alte e di maggior pregio paesaggistico dell’intero urbinate. Il nuovo sistema
di edifici sorge sui resti di un’antica volumetria risalente all’ età comunale. Collegate tra loro a
livello ipogeo, le strutture giacciono su di una piattaforma di cemento rosso (38 X 20 mt)
dominando il paesaggio circostante. Il nucleo delle case, che costituisce un’unica unità abitativa,
ristabilendo un dialogo diretto ed empatico tra le nuove costruzioni e la stratificazione storica
del paesaggio, restituisce un ruolo di centralità al luogo. Gli edifici, nel loro guscio lapideo privo
di superfetazioni quali gronde o pluviali e nelle loro misurate proporzioni, si offrono al paesaggio
come manufatti puri, discreti e silenziosi recuperando la propria identità ed appartenenza
culturale alla matrice rurale del luogo. Il progetto, se nel suo rigore compositivo e volumetrico
interpreta fedelmente i temi formali tipici della tradizione marchigiana, all’interno, nel trattamento
dei materiali, nel disegno della pianta e nell’arredo, vuole rivendicare la sua spiccata contemporaneità.
La struttura perimetrale in cemento armato trattata faccia a vista, svuota lo spazio alla luce e libera
il volume interno qualsiasi altro elemento portante. Il ricco programma funzionale è organizzato su tre livelli. Al fine di evitare la sosta e la vista di qualsiasi mezzo di trasporto al piano del giardino, l’accesso principale alla villa avviene al piano interrato dal grande garage.
Nell’ interrato, oltre alle aree tecniche ed impiantistiche è collocata una sala cinema, una galleria espositiva di collegamento tra edificio principale e dependance e ed una palestra con annessa SPA.
Dal livello inferiore, le scale conducono direttamente al cuore dell’edificio principale ove si apre la maestosa vista sullo scenario collinare e sull’ area esterna della piscina.
Il piano terra, completamente proiettato verso l’esterno non ha soluzione di continuità con il giardino:
è lo spazio del soggiorno, della zona pranzo, dello studio e della cucina.
Il piano primo, organizzato intorno ad un ampio ballatoio, accoglie l’appartamento patronale e
due camere matrimoniali con i rispettivi bagni. Il progetto di arredo, interamente disegnato dallo studio GGA e realizzato in legno di noce naturale, qualifica ed ordina ogni ambiente, celando al suo interno ogni spazio di servizio ed ogni componente impiantistica e tecnologica.La dependance, con il suo frame ligneo perimetrale, è memoria del fienile.Un terzo edificio, di servizio al giardino, è posto sulla sommità di una piccola collina artificiale; nel suo interrato è collocato un deposito mentre al piano terra una cucina con barbecue. Questa parte del giardino, con la sua geometria disallineata tracciata da erba e Corten,
vuole introdurre un elemento di rottura e discontinuità nell'ortogonalità dell'impianto generale del verde.
L’approvvigionamento energetico della casa, solo elettrico, è garantito da un estesa sistema
fotovoltaico integrato e nascosto nel giardino della proprietà.
Design team
GGA gardini gibertini architects
Lead Architects: arch. Alice Gardini, arch. Nicola Gibertini
Collaborators arch.: arch. Andrea Bit, arch. Carlotta Micheli
Landscape Design: GGA gardini gibertini architects
Lighting: Rossi Bianchi Lighting Design
General Contractor: BBF Constructions
Structures: eng. Lorenzo Silvagni
Mep: Silvagni & Zaccagni, eng. Alessandro Gazzoni, IET, Termoidraulica Regini
Fotografo: Ezio Manciucca
Fotografo: Ezio Manciucca
Fotografo: Ezio Manciucca
Fotografo: Ezio Manciucca
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Fotografo: Ezio Manciucca
Fotografo: Ezio Manciucca
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Fotografo: Ezio Manciucca
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