Fotografo: Andrea Liverani
Spazi di lavoro a misura d'uomo
Firmato da Studio Ido, il progetto di wallcovering della nuova sede di Transfer Oil si fonda sui valori fondamentali dell’azienda e accoglie le istanze di una visione estremamente contemporanea dell’ambiente di lavoro con open space dinamici. La scelta di wallcovering Glamora che creano un effetto visivo ininterrotto grazie a soluzioni di continuità mette maggiormente in valore la fluidità degli spazi.
Fondata nel 1979, oggi Transfer Oil è tra i più importanti produttori di tubi termoplastici al mondo ed è presente in oltre 75 paesi. Per rispondere a nuove necessità di spazi e di organizzazione del lavoro, studio Cantadori ha ridisegnato il progetto dell’headquarter a Sacca di Colorno, non lontano da Parma, con l’aggiunta di un’ala. Negli interni, i wallcovering interpretati e proposti da Studio Ido, sottolineano il concept progettuale di open space dinamici, grazie a soluzioni di continuità con un effetto visivo ininterrotto.
Ne parlano, nel corso di due interviste Ugo Ferrari, CEO di Transfer Oil, e i progettisti di Studio Ido.
Quali sono i valori su cui si fonda Transfer Oil e come si riflettono sullo spazio fisico della nuova sede?
Ugo Ferrari - Tra i molteplici valori fondanti di Transfer Oil, vorrei evidenziare quelli con un maggior impatto sul progetto dei nuovi spazi. Insieme al rispetto per l’ambiente, il primo è l’attenzione alle persone che trascorrono gran parte del loro tempo in azienda: abbiamo posto grande cura nella scelta degli arredi e dei materiali per assicurare il massimo comfort. Si è lavorato su più fronti, dalle scrivanie motorizzate regolabili in altezza per permettere una posizione ottimale, alla scelta del legno naturale per il soffitto tecnico a doghe e per gli elementi d’arredo; dalla presenza di solo tre stampanti, alla climatizzazione automatica per garantire la qualità dell’aria ed evitare sprechi energetici.
Che ruolo hanno i wallcovering all’interno del progetto?
Ugo Ferrari - I nostri uffici seguono una concezione dell’open space moderna e dinamica, non abbiamo ambienti rigorosamente designati per una determinata funzione. Tutto risulta più fluido e diventa naturale occupare postazioni differenti a seconda delle attività da svolgere. La scelta di wallcovering che offrono soluzioni di continuità visiva, di collegamento tra i diversi spazi e con soggetti legati a un’idea di naturalità, segue da vicino questo concept.
Studio Ido, quali sono state le richieste del cliente e come si è sviluppato il progetto di interior della nuova sede di Transfer Oil?
Studio Ido. Le esigenze della committenza per la nuova sede hanno permesso di affrontare un percorso progettuale con una visione innovativa, rispetto a un’impostazione tradizionale. Gli spazi avevano necessità di essere ottimizzati e personalizzati con presenze decorative che rompessero parzialmente le linee estreme e allontanassero la percezione degli ambienti come luoghi meramente lavorativi, aumentando il piacere di chi li vive nel quotidiano.
Come ha inciso la scelta dei wallcovering e quali prodotti Glamora sono stati utilizzati?
Studio Ido. Gli spazi e le pareti avevano dimensioni molto importanti, con un’incidenza visiva notevole. Compito dei wallcovering era di accentuare quelle sensazioni, per ottenere un effetto contrastante, ma allo stesso tempo omogeneo e contestualizzato. Con la scelta di soggetti differenti, abbiamo raggiunto il risultato cercato grazie all’aiuto di Glamora, passando dalla concezione, all’approfondimento e alla renderizzazione.
Come dialogano i soggetti Glamora - Desire, Ego ed Equatorial Jungle - con il concept e gli ambienti?
Studio Ido. Abbiamo scelto soggetti diversi con una precisa personalità. Ego ed Equatorial Jungle hanno trovato la giusta impronta visiva, anche i tagli delle pareti erano assolutamente perfetti per loro. C’era la necessità di inserire un tocco di colore, rompere gli schemi senza invadere eccessivamente, offrendo a chi vive in azienda, piacevoli sensazioni di respiro dall’operatività quotidiana.
Nella saletta Carothers, dedicata a conversazioni più riservate come i colloqui, abbiamo invece utilizzato Desire su GlamAcoustic, la carta da parati fonoassorbente. L’obiettivo era quello di creare un mondo a parte, dove isolarsi e far sentire a proprio agio tutti i partecipanti agli incontri, anche grazie alle luci soffuse che creano un’atmosfera rilassante.
Architect
Wallcoverings Project by Studio Ido
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
Fotografo: Andrea Liverani
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