Fotografo: ©Fernando Guerra
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Lo studio olandese KAAN Architecten firma il nuovo Istituto di Scienze Molecolari d’Orsay (Université Paris-Sud/CNRS), parte del futuro campus dell’Université Paris-Saclay (Francia). Imponente ed elegante, l’edificio dal carattere essenzialmente aperto, spicca per l’armoniosa coesistenza tra natura e ricerca scientifica.
L’Istituto di Scienze Molecolari d’Orsay (ISMO) si è recentemente trasferito nei nuovi spazi progettati da KAAN Architecten. L’edificio si adagia sul Plateau de Saclay, 20 chilometri a sud-ovest di Parigi. Nato nel 2010 dall’unione di tre laboratori di ricerca, l’istituto votato alla fisica molecolare e alla chimica fisica si trova sotto la supervisione di Université Paris-Sud e CNRS, e vanta uno staff di 170 collaboratori. ISMO si fonde con il Centre de Physique Matière et Rayonnement, accogliendo al suo interno numerosi laboratori di fisica, un edificio per l’istruzione e un centro di accoglienza per ricercatori internazionali.
Il nuovo edificio (ISMO) è situato nell’area universitaria di Paris-Saclay, che si estende su una superficie di quasi 600 ettari. Dedicato all’istruzione superiore, alla ricerca e all’innovazione, il complesso è dotato di residenze, servizi e uffici. I più importanti nomi dell’architettura e dell’urbanistica si sono cimentati nella progettazione del campus urbano, trasformandolo in uno degli otto cluster più interessanti a livello globale. L’edificio monumentale di forma rettangolare di 10.000 metri quadrati disegnato da KAAN Architecten è un elemento significativo in quest’area di sviluppo architettonico fuori dal comune.
Un principio fondamentale ha guidato lo studio olandese: permettere allo staff di ISMO di vivere il tragitto verso e attraverso l’edificio come fosse una camminata nel parco e nella foresta secolare circostante. Di fatti, il progetto rappresenta un modello esemplare di configurazione “urban-meets-rural”, con la struttura in cemento che emerge dalla foresta su un paesaggio di dolci colline. Un’ampia scalinata e una rampa si snodano da Rue André Rivière verso un piazzale. Entrambe rivestite da piastrelle di cemento, conferiscono all’insieme l’allure di un palazzo italiano.
Dal punto di vista architettonico, nell’edificio si intrecciano due anime contrapposte che compongono un’unica identità. Da una parte c’è l’area votata alla ricerca che ospita laser, spettrometri e altri strumenti scientifici d’avanguardia, dall’altra gli eleganti e tranquilli uffici e le meeting room, disegnate per favorire la concentrazione e creare le condizioni ideali di lavoro. Mentre i laboratori, che mal tollerano la luce diretta, sono situati lungo il lato nord dell’edificio dietro un’elegante facciata continua, la facciata orientata a sud ospita gli uffici, dove massicci piloni e architravi in cemento formano una griglia rettangolare.
Questa è caratterizzata da inserti vetrati, simili a nicchie, arretrati di 80 centimetri rispetto alla linea di facciata. Le ampie vetrate a tutt’altezza offrono viste mozzafiato sul contesto naturale. Situata al centro di questa facciata, l’entrata è marcata da una deviazione del pattern e da un accesso vetrato, che con leggerezza si estende verso l’esterno.
Entrando nell’edificio, uno spazio bianco e luminoso che si estende da cielo a terra si rivela al visitatore. La luce diurna inonda l’atrio grazie alla facciata e a un generoso lucernario. Qui si trovano la reception, la caffetteria e un’ampia scalinata di accesso ai laboratori e all’area di parcheggio. Sulla destra, una libreria a muro copre due piani, connessi da una scala a spirale in ferro. Guardando verso l’altro, balconi rettangolari si proiettano nello spazio come perfette scenografie dedicate alla conversazione e allo scambio di idee. La perfetta combinazione di luce naturale, spazialità e linee visuali crea un superbo effetto spaziale.
Negli uffici, a tutti i piani, i corridoi si diramano lungo le facciate, mentre le postazioni di lavoro, situate verso l’interno, affacciano su due grandi corti che donano luce naturale e sono state disegnate ad-hoc per consentire un maggior grado di privacy.
Oltre ai laboratori di ricerca e analisi di dati scientifici, ISMO ospita le attività accademiche in un auditorium sospeso sopra l’atrio, tra il terzo e il quarto piano. L’inclinata sottostante l’area delle sedute dialoga con il lucernario, riflettendone e amplificandone la luce. Al suo interno, l’auditorium è finemente rivestito con un caldo legno di quercia.
L’uniformità dell’edificio è garantita dal trattamento della facciata. I rettangoli e le consistenti rientranze del fronte principale si estendono fino agli angoli dell’edificio, piegandosi verso le facciate adiacenti. Questa strategia inclusiva si riflette in tutti gli elementi complementari e nelle attività che si svolgono simultaneamente all’interno dell’Istituto.
Il sottile eppure espressivo funzionalismo di KAAN Architecten, con le sue sofisticate sfumature, è al centro di numerosi progetti residenziali e di un edificio polifunzionale in fase di completamento a Lille, Nantes e Parigi. Inoltre, l’imponente Chambre de Métiers et de l’Artisanat, sempre a Lille, aprirà le porte al pubblico all’inizio del 2019.
Université Paris-Sud
Architect: KAAN Architecten (Kees Kaan, Vincent Panhuysen and Dikkie Scipio)
Project team: Christophe Banderier, Marc Coma, Aksel Coruh, Sebastian van Damme, Paolo Faleschini, Renata Gilio, Walter Hoogerwerf, Jan Teunis ten Kate, Marco Lanna, Ismael Planelles Naya, Ana Rivero Esteban, Joeri Spijkers, Koen van Tienen and Pauline Trochu
Associated local architect: FRES architectes, Paris
Structural advisor: EVP Ingénierie, Paris
Acoustics: Peutz & Associes, Paris
Financial advisor: Bureau Michel Forgue, Apprieu
Roads & Utilities: Servicad Ouest IDF, Cesson Sevigne
Installation and Sustainability advisor: INEX, Montreuil
Landscape: KAAN Architecten
Contractors:
SN Bloch, Blois (concrete and site work, waterproofing)
Atelier Bois & Cie, Chaumont (steel construction)
Arblade, Tremblay-en-France (facade cladding)
Loison, Armentières (steel aluminium doors and windows)
Slam Métallerie, Laon (metal work)
IDS, Vaux le Pènil (interior walls)
Sertac, Meudon (ceilings)
Normen, Evreux (wooden doors and windows)
Eurosyntec, Villeneuve le Roi (resin floors)
Eliez, La Pleine St. Denis (PVC floor)
Mabuleau, Fontaine le Comte (painting)
Cofely Axima, Paris (installation water, plumbing and ventilation)
Amica, Paris (installation electricity)
Servicom, Paris (elevators)
Fluides Concept, Le Perray en Yvelines (gas)
Delagrave, Romilly sur Andelle (laboratories facilities)
France Ingénierie Service, Salbris (planning, construction site management)
Fotografo: ©Sebastian Van Damme
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