Fotografo: Carola Ripamonti
Fotografo: Carola Ripamonti
Fotografo: Carola Ripamonti
Il progetto di Andrea Marcante ed Adelaide Testa per la ristrutturazione di un appartamento di circa 160 mq nel centro di Torino cerca di costruire un’identità in un interno che, nonostante l'importante facciata esterna ottocentesca, ne è totalmente privo avendo perso i suoi caratteri distintivi coevi all'immobile di appartenenza: una tabula rasa come punto di partenza per riscrivere un racconto in un delicato equilibrio di citazioni del tempo passato che si ripete reinterpretato e in continua evoluzione.
La dimensione ridotta delle finestre su strada e le altezze differenti degli ambienti impongono subito un ribaltamento rispetto al tradizionale posizionamento delle funzioni primarie rispetto agli esterni: il soggiorno e la cucina vengono aperti verso il cortile alberato (dove i regolamenti urbanistici locali permettono l'ingrandimento delle finestre a porta/finestre) mentre le camere da letto e i bagni sono collocati verso la facciata principale e in parte soppalcati per creare una zona studio e un guardaroba.
Da un lato un’aulicità ritrovata per la zona giorno attraverso il rapporto con l'esterno, l'altezza dei soffitti e le nuove pavimentazioni in seminato, dall'altro la massima razionalizzazione dello spazio per dare funzionalità alla zona notte e di servizio. Il passaggio tra le due dimensioni viene enfatizzato dal volume a doppia altezza della cucina/lavanderia: un’architettura nell'architettura da cui dipartono telai metallici portatori di nuove traiettorie visive ma soprattutto strumenti capaci di dividere percettivamente gli spazi per la convivialità , il consumo del cibo e la preparazione dello stesso senza barriere fisiche che ridurrebbero spazio, luce e vista verso l'esterno.
La divisione non è solo dedicata alle diverse aree in pianta: il progetto si stratifica in altezza attraverso 3 livelli che disegnano fondali diversi, come era usuale un tempo, per mettere in evidenza, partendo dal basso, prima gli arredi ordinati dal disegno delle pavimentazioni in seminato, poi il sistema dei telai metallici che sono anche corpi illuminati e che generano direttrici di luce e infine le cornici in gesso articolate sia a parete, dove dividono ed evidenziano le diverse tinte pastello delle murature, che a soffitto dove richiamano le posizioni degli arredi sottostanti.
Evidenti i particolari evocativi del tempo passato: le cornici in gesso che, come il seminato, sembrano essere lì da sempre, ma che ad un’analisi più attenta evidenziano che il decoro a soffitto è decentrato sul tavolo, il disegno del pavimento è di chiara matrice moderna mentre il disegno della cucina, al contrario, nel suo carattere dichiaratamente contemporaneo si avvale di texture e materiali che accompagnano arredi esistenti quali il tavolo e le sedie già di proprietà dei clienti.
Una casa di luce e una casa di ombra con "salti" percettivi tra la zona giorno e la zona notte dove parti ancora vuote si alternano ad altre saturate di funzioni e dove le grandi aperture verso l'esterno del soggiorno si contrappongono alle cornici "feritoie" per inquadrare, dalle camere, il viale alberato sottostante: una casa dove il futuro è anche nel passato se filtrato dal presente …..just little bits of history repeating….
Marcante-Testa (UdA Architects): Giada Mazzero, Mattia Inno, Giulia La Delfa, Marilivia Minnici
Fotografo: Carola Ripamonti
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