Fotografo: Giovanni Hanninen
Fotografo: Giovanni Hanninen
Fotografo: Giovanni Hanninen
Attingere dal passato per tracciare gli stili di vita del futuro: ecco la missione di agrAir, l’installazione ideata da Piuarch per il programma Inhabits alla Milano Design Week 2018. Il progetto, collocato nella porzione centrale di piazza Castello a Milano, ha preso infatti le mosse dagli apparati tradizionali del tessuto urbano e ne ha recuperato valori e modelli per proiettarli, secondo una nuova prospettiva, nell’ipotesi della città del domani.
Ed ecco delineati così gli assiomi dell’intervento – leggerezza, luminosità, consumo attento delle risorse, dissoluzione dei confini tra interni ed esterni, tra spazi naturali e artificiali, recupero dell’agricoltura in città – in un equilibrato confronto tra l’elemento della terra e quello dell’aria, rappresentati da due layer orizzontali tra loro paralleli. Il livello più basso, alla quota del suolo, è stato definito da una pedana in argilla espansa di color ruggine, realizzata da Laterlite, che ha permesso un dialogo continuo con le masse in mattoni del Castello Sforzesco e della Torre del Filarete.
Solcata da attraversamenti pedonali, la superficie della base era quasi interamente occupata da piante aromatiche: una sorta di orto botanico, disegnato dal paesaggista Cornelius Gavril e arricchito da fiori colorati e da profumi, simbolo del recupero della biodiversità e del verde nel cuore della città. Parallela al basamento verde, una folla di gonfiabili trasparenti a forma di prisma ondeggiava dolcemente per effetto del movimento dell’aria: una nuvola, metafora del bosco ma anche della stessa idea di città, che diffondeva riflessi cangianti durante il giorno; di notte, invece, si tramutava in un’iconica lanterna fluttuante grazie all’illuminazione artificiale, curata da Rossi Bianchi Lighting Design con il supporto di Platek.
Tra i due layer, erano infine tracciate linee ideali di connessione: sottili tubolari trasparenti accoglievano infatti piante rampicanti, protese verso i palloncini a sancire il legame indissolubile tra naturale e artificiale. La qualità dell’abitare futuro ipotizzata da agrAir è un campo di relazioni dai contorni impalpabili, una regione dominata da sinergie tra passato, presente e futuro, dove tutto fluisce senza interruzioni, in un insieme di lievi movimenti, luci, ombre, fragranze e colori.
Architects: Piuarch
Landscape designer: Cornelius Gavril
Lighting designer: Rossi Bianchi Lighting Design
Fotografo: Giovanni Hanninen
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Fotografo: Giovanni Hanninen
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