Leaves

Ho disegnato la mia prima foglia una ventina d’anni fa. Era Natale e stavo passeggiando con mia moglie Síabhra al Jardin des Plantes di Parigi: ho iniziato a raccogliere alcune delle foglie che ci svolazzavano fra i piedi. Più tardi, nel mio studio, ho fatto un disegno di queste foglie, quasi a documentarle. Negli anni seguenti è diventata un’abitudine: disegnavo le foglie raccolte durante le visite in luoghi che avevano un interesse architettonico per il mio lavoro, come gli edifici di Le Corbusier, di Mies Van der Rohe, ecc. Il più recente è il disegno delle foglie raccolte nel giardino della casa di Alvar Aalto a Helsinki l’estate scorsa. Lo scorso autunno mentre lavoravo ad altri progetti, ho guardato fuori dalla finestra del mio studio e ho visto la paulonia nel nostro cortile. Le sue foglie larghe stavano cominciando a cadere a terra, come tovaglioli verdi. Staccate dall’albero mi sono sembrate così semplici e così belle che ho provato a rappresentarle in un disegno prima che si accartocciassero e volassero via. Nelle settimane successive, le foglie che cadevano da altri alberi intorno al mio giardino hanno iniziato a richiamare la mia attenzione mentre stavo lavorando. Lasciando perdere gli attrezzi da lavoro, le ho portate con me allo studio e le ho stese per bene. Una foglia del noce nero orientale che avevo fatto crescere da una noce raccolta molti anni fa al Jardin Botanico di Madrid durante una visita al Prado, oppure una foglia del noce bianco che ho fatto nascere da una noce raccolta nel giardino di un gallerista di Salisburgo. La foglia di ippocastano proviene da un filare di alberi piantati fuori dal mio studio, coltivati dai semi raccolti sotto un enorme esemplare che si trova sul vialetto d’ingresso della casa dei miei genitori. Un autunno, mentre rastrellavo le foglie, non riuscivo a decidermi a buttarle via. L’unico problema era che questa mia raccolta stava diventando un impegno senza fine. Se ci fai attenzione, la loro eleganza è irresistibile e sono tutte intorno a te. Ero quasi felice dell’arrivo dell’inverno, così potevo tornare a occuparmi d’altro.